Quando non va, non va. La separazione con figli in genere arriva lì per lì come una liberazione, salvo poi provocare ferite profonde. Il matrimonio, come la convivenza, sono un investimento troppo importante e, il rendersi conto che non è più possibile proseguire insieme, compromette certezze e speranze. Possono accadere cose orribili in conseguenza della decisione di separarsi, soprattutto per i figli, si possono soffrire dolori indicibili e sono veramente pochi coloro che ne vengono fuori bene.

Ma ci sono, io sono una di quelli, e vorrei offrirvi una prospettiva diversa. Ho vissuto la separazione dei miei genitori ed io a mia volta ho due figli da compagni diversi. Non dico che sia facile (inizialmente non lo è) ma che sia possibile vivere e far vivere ai figli questa esperienza, in modo tale da trarne insegnamenti e benefici (e non sto parlando di beni materiali). Si tratta di avere visione sul futuro. Il tempo cura tanti mali, i figli crescono … lo dicevano i nostri nonni, lo diciamo agli amici in crisi ma quando si tratta di noi stessi facciamo fatica a ricordarcelo e, in quei momenti, non ne percepiamo le implicazioni.

Quali sono dunque i segreti di una separazione “felice”?

  1. Mettere in conto fin da subito che l’amore può finire, fin dall’inizio della nostra storia, con tutto ciò che ne deriva in termini di organizzazione, divisione dei beni, autonomia. Questo vale sempre, in qualunque momento della vita. Essere pronti al cambiamento è una competenza vincente, che permette di adattarsi a situazioni più disparate, a superare momenti difficili, ad assorbire gli urti come uno scoglio contro la marea.
  1. Non cercare un colpevole, anzi apprezzare le differenze dell’altro a prescindere, come arricchimento per i figli in termini di conoscenza, supporto ed esperienza, sia essa positiva che negativa. Un’esperienza negativa, infatti, può costituire un insegnamento molto potente per una giovane mente. “L’esperienza non è ciò che accade a un uomo. E’ ciò che un uomo fa di ciò che accade a lui.” (Aldous Leonard Huxley)
  1. Cogliere l’opportunità di condividere problemi, necessità e chissà, un giorno magari anche gioie, con altri elementi che si possono aggiungere al contesto familiare.

Le cosiddette “famiglie allargate” in Italia sono più di mezzo milione e questa cifra è destinata a crescere. A giudicare dalle testimonianze trovate sul web, nei casi in cui l’amore per i figli ed il rispetto sia stato messo al primo posto, prima della rabbia, della ripicca e della gelosia, i benefici della gestione condivisa sono innegabili, sia per i genitori che per i “nuovi elementi” ma soprattutto per i figli stessi.

“Scegliete di fare ciò che pensiate sia meglio per i vostri figli e tutto andrà al suo posto, nel migliore dei modi”, conclude il suo post, diventato virale sui social Emilee Plaayer, una mamma che racconta la sua esperienza, impegnativa ma più che positiva, di famiglia allargata (vedi foto).