Quale genitore non ricorda le sensazioni che provava tenendo in braccio il proprio figlio neonato, l’irresistibile profumo e quella pelle così morbida, tutta da baciare? E, più avanti, fuori dalla scuola, quando ci cercava con lo sguardo e ci correva incontro abbracciandoci? E i bigliettini pieni di cuori: “papà ti amo”, “mamma, sei la più bella del mondo”? Ieri così … e oggi?
Un giorno, improvvisamente, smettono di scrivere biglietti, non raccontano più nulla, non festeggiano un regalo ma lo chiedono, fanno fatica ad alzarsi dal letto e tutto quello che ti concedono è una critica, una battuta sarcastica o un mugugno.
I nostri figli da un giorno all’altro si trasformano in alieni insoddisfatti e arroganti e noi diventiamo i bancomat imbecilli. Benvenuta adolescenza!